Nell’era della realtà incapsulata, dei formati, della nuclearizzazione dello spazio vitale, il bombardamento di informazioni e stimoli è costante e sempre più veloce, sempre più breve. Incapaci di elaborare tutte queste informazioni (che sostituiscono qualsiasi fatto, qualsiasi realtà, e che costituiscono l’oggetto di un nuovo consumismo, di un nuovo feticismo), il nostro desiderio è stimolato in assenza di qualsiasi piacere effettivo. Assuefatti da questa insoddisfazione polimorfica, siamo automi sonnambuli, esseri insettivori, vittime di impulsi e privi di sensibilità. La tecnologia è diventata una protesi, un’estensione del nostro corpo, così come una prigione; una moderna caverna platonica. Il simulacro crea dipendenza ed è più attraente della realtà. L’infinita espansione e modifica del sé è l’emblema della nuova libertà: una versione distopica dei vecchi desideri di immortalità. Ci chiudiamo nel nostro bozzolo di irradiazioni di pixel, dove moriamo nella vita incapaci di spegnere le luci della realtà proiettata.
Questa proposta espone la collisione tra impulso e sensibilità; falsa libertà e vera libertà. Con il pretesto di presentare il performer in un bozzolo luminoso, si mette in discussione la nuova identità; la singolarità delle nuove caverne platoniche; la danza di luci che costituisce la nuova cecità; i cavi che costituiscono le nuove catene.
”Angel Duran è un ballerino dalla consistenza e dalle risorse corporee indiscutibili”
Jordi Sora i Domenjó
Recomana.cat
Direzione / interpretazione: Àngel Duran
Composizione musicale: Alfred Tapscott
Design dell’illuminazione: Xavi Moreno / Albert Coma
Progettazione hardware: Xavi Moreno
Scenografia: Ángel Duran
Costruzione della struttura: Mecanitzats Roda de Ter/ Jordi Dorado
Disegno dei costumi: Jorge Dutor, Txell Janot
Assistente di direzione: Laura Alcalá
Assessoramento coreografico: Mario García Saez
Assessoramento drammaturgico: Roberto Fratini
Supporto alla produzione: ELCLIMAMOLA
Grafica: Joel B. García – Vectorwho
Vídeo: Pep Duran
Illustrazione: David Granados
Coproduzione: Fira Tàrrega, Festival Sismògraf, Teatre l’Atlàntida de Vic
Con il sostegno di: L’Animal a L’Esquena, CAM – Roca Umbert, Teatre Ateneu de Celrà, TLS Vic
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